Te la do io la scuola

La Scuola, assieme alla Sanità, è la grande malata della nostra Pubblica Amministrazione. Ma mentre la Sanità ha ultimamente intrapreso – pur con le difficoltà ovvie – un percorso lento ma virtuoso per fissare obiettivi e standard di controllo e di miglioramento progressivi, la Scuola non è stata capace di scrollarsi di dosso l’autoreferenzialità del lavoro e dei risultati, né mettere in discussione l’assoluta irresponsabilità della classe docente, che si protegge surrettiziamente dietro ad un principio di libertà di insegnamento, ormai ampiamente svuotato di senso.

È questo che rende la Scuola odierna non degna di un paese civile e moderno. Le numerose riforme che si sono succedute negli anni, fatte sulla base di ideologie fallaci e superate, hanno dimostrato nei fatti di essere fallimentari, specie riguardo alla formazione di una vera ‘classe studiante e pensante’ di giovani di cui si rischia l’estinzione. 

Ogni ragionevole intervento nel settore non può esimersi dal passare attraverso l’analisi critica e spietata dello status quo, esplorando il sistema dal di dentro, esaminando e riflettendo su quelle che sono sempre state le basi dell’insegnamento della nostra illustre tradizione e poi le esigenze di preparazione culturale, larga, seria e approfondita di cui il paese ha, e sempre avrà, bisogno. Non si può rimanere sordi a consistenti, se pur minoritarie, parti di popolazione studentesca che, assieme alle loro famiglie, lo richiedono e a cui inesorabilmente e scandalosamente non si dà voce. 

Bruno Ubaldini – si tratta di uno pseudonimo scelto per motivi di privacy su fatti e persone di cui si racconta, altrimenti facilmente individuabili. L’autore insegnava, fino al recente pensionamento, matematica e fisica, e poi solo matematica, in un liceo scientifico del Nord Est.

Ha fatto parte dei Nuclei di Ricerca Didattica collegati al rinnovamento dei programmi di matematica per le scuole superiori, nell’ambito del PNI; ha tenuto corsi d’informatica, sotto l’egida del Ministero degli Esteri, presso scuole italiane all’estero; ha insegnato in corsi di formazione e di abilitazione in matematica per giovani docenti; ha collaborato per lunghi anni ai corsi di Matematica Generale, di Analisi e di Geometria presso la Facoltà di Economia nella sua città.